In merito all'accorpamento delle scuole materne di Greve in Chianti

AScuola Materna bbiamo appreso che il giorno martedì 7 maggio la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo di Greve in Chianti aveva convocato una riunione, alla presenza del Sindaco, degli Assessori ai lavori pubblici ed all’istruzione e del responsabile del servizio lavori pubblici del Comune di Greve, relativa all’accorpamento in un’unica sede delle due scuole dell’infanzia del Capoluogo. All’invito, successivamente annullato, erano stati invitati i genitori degli alunni delle scuole.

Riteniamo che una scelta così importante possa essere basata sui dati relativi alla riduzione del numero di iscritti alle scuole del Comune e per questo abbiamo chiesto e siamo in attesa di ricevere chiarimenti da parte della Dirigenza Scolastica.

Attualmente le due scuole dell’infanzia del Comune sono ospitate in due edifici molto prossimi tra loro, quello della scuola Munari e quello della Tirinnanzi. L’intenzione dell’Amministrazione Comunale pare che sia quello di dismettere la prima e destinarla ad altro scopo. Ovviamente l’Amministrazione, in quanto proprietaria degli immobili, è libera di optare per varie soluzioni ma, trattandosi di spazi pubblici, peraltro di rilevante volumetria e di collocazione strategica al centro del capoluogo, la scelta dovrebbe a nostro avviso essere portata all’attenzione di tutta la cittadinanza e non dei soli genitori degli alunni delle scuole, coinvolgendola in un percorso di partecipazione democratica dei cittadini.

Noi crediamo che, a prescindere dalla necessità della riunificazione delle due scuole dell’infanzia del capoluogo, la disponibilità, a partire dal prossimo anno, di uno spazio così importante come quello della scuola Munari potrebbe essere molto interessante per ospitare funzioni civiche o sedi di associazioni o attività rilevanti per il territorio e potrebbe costituire un momento importante nello sviluppo dell’offerta culturale del Comune.

La lista VIVA chiede quindi all’Amministrazione Comunale di non assumere decisioni in merito alla nuova destinazione di immobili scolastici che si renderanno disponibili a partire dal prossimo anno in attesa di avviare, da parte della nuova amministrazione comunale, un percorso decisionale partecipato dopo le elezioni.