Il nostro programma

Introduzione

Siamo un gruppo di persone che non si riconoscono nell’attuale sistema dei partiti e che pensano che la partecipazione alla gestione della cosa pubblica sia un diritto ed un dovere di tutti noi.

Proveniamo da esperienze diverse ma insieme vogliamo dare una svolta alla gestione del nostro comune.

Abbiamo quindi dato vita ad un progetto di governo ambizioso e realistico insieme, sul quale mobilitare le migliori energie del territorio: affermare un modello di sviluppo sostenibile, equo ed inclusivo, che costruisca qualità sociale, ambientale e produttiva.

Consideriamo fondamentale investire a favore delle scuole e dei giovani e valutiamo le politiche per l’infanzia, per gli anziani e per l’integrazione sociale di primaria importanza per una comunità che vuole avere un domani migliore, con relazioni solide ed inclusive.

Greve non ha bisogno di svilupparsi consumando il suo prezioso territorio, ma attraverso politiche di qualificazione e salvaguardia. Greve ha bisogno di scelte appropriate ed efficaci in materia di bilancio, di politiche tariffarie, di organizzazione ed erogazione dei servizi, da attuare attraverso i principi della responsabilità e della condivisione nella selezione delle priorità.

Greve ha bisogno di un grande impegno nelle azioni di controllo e contrasto dell'elusione e dell'evasione fiscale.

 

Questo programma contiene gli obiettivi e gli stimoli che vogliamo far crescere con il dialogo.

Un dialogo che nella campagna elettorale cercheremo con le associazioni, le rappresentanze, i singoli cittadini e che dopo le elezioni continueremo, quale che sarà il nostro ruolo nel comune, nei prossimi cinque anni, attraverso assemblee ed incontri frequenti e diffusi su tutto il territorio.

Questo principio di dialogo e confronto continuo sarà da noi trasportato dentro l’amministrazione, nella macchina amministrativa: l’attività dei vari assessorati non dovrà avvenire a comparti chiusi ma dovrà esserci un continuo confronto e potenziamento dell’azione attraverso la condivisione degli obiettivi di fondo in giunta ed in consiglio comunale.

L’impegno per la tutela dell’ambiente

L’epoca che viviamo impone come esigenza primaria di ogni azione di governo quella della tutela dell’ambiente.

Noi riteniamo che la necessità di fermare la corsa al disastro ambientale debba orientare le scelte di ogni Amministrazione, sia a livello locale che nazionale ed internazionale. Nessuno deve sentirsi esonerato dalla necessità di operare scelte a tutela dell’ambiente che siano, se necessario, anche drastiche.

Per questo promuoveremo, in collaborazione con gli enti preposti, anche un maggiore controllo qualitativo dell’aria, dell’acqua e della terra, che aiuterà a comprendere le reali condizioni del nostro habitat e a intraprendere le necessarie azioni per rendere più sostenibile le qualità ambientali del nostro territorio.

La riduzione e la gestione dei rifiuti: verso rifiuti zero

L’obiettivo primario di una saggia amministrazione dovrebbe essere la riduzione complessiva di rifiuti prodotti. Tale obiettivo va conseguito attraverso politiche di sensibilizzazione dei cittadini e di indirizzo costruite insieme ad imprese e commercio; un importante strumento a tale riguardo, secondo esperienze diffuse sul territorio nazionale, è l’istituzione della “tariffazione puntuale” da calcolare sull’effettivo conferimento di rifiuti non riciclabili e sui conferimenti differenziati errati da parte di ogni singolo utente e non sulla superficie dell’abitazione o del locale adibito ad attività produttiva.

Obiettivi specifici da attuare nel breve termine sono:

  • aderire alla strategia “Rifiuti Zero” sostenendo nella linea di rifiuto degli inceneritori quali punto finale della filiera dei rifiuti;

  • migliorare il risultato ottenuto nella raccolta differenziata dei rifiuti ponendo come obiettivo per il nostro Comune quota 90%;

  • incrementare le attività ispettive per individuare conferimenti sbagliati e sanzionare quei cittadini e quelle imprese che negli anni non hanno versato quanto dovuto; ciò potrà consentire nel tempo anche la riduzione delle tariffe;

  • favorire ulteriormente la produzione ed utilizzo di “compost” da parte delle famiglie interessate dotandole di apposite compostiere ed incrementando gli sgravi in bolletta a vantaggio di coloro che effettivamente le utilizzano;

  • incentivare le aziende agricole a passare dall’incenerimento all’aperto dei residui delle potature, attività produttrice di diossina, alla tritatura dei residui vegetali tramite apposite attrezzature per creare utile concime;

  • individuare alcune zone sul territorio comunale per adibirle ad aree attrezzate per la ricezione di rifiuti ingombranti non soggetti alla raccolta domiciliare e studiare forme di collaborazione con associazioni per il riuso e la rimessa in circolo di parte del materiale conferito; favorire la creazione di ecotappe (luoghi per il conferimento di determinati rifiuti quali olii esausti, batterie, piccoli elettrodomestici ecc.);

  • monitorare il territorio per disincentivare la devastante abitudine di abbandonare rifiuti lungo le strade, in luoghi appartati e lungo i corsi d’acqua; effettuare controlli frequenti e sanzionare severamente chi ritenuto responsabile;

  • licenziare un’ordinanza che vieti l'uso della plastica cosiddetta usa e getta, in analogia con quanto già fatto da altre amministrazioni Tosane;

  • sostituire i cestini per a raccolta dei rifiuti con cestini multipli per la raccolta differenziata.

La riqualificazione energetica degli edifici esistenti e le buone pratiche

I nuovi progetti edilizi dovranno rispettare i parametri più evoluti di efficienza e risparmio energetico.

In particolare, si dovrà incentivare l’installazione di pannelli solari (fotovoltaico e solare termico) e di tecnologie per il risparmio energetico e l’efficienza degli impianti (pompe di calore geotermiche ecc.); particolare attenzione andrà rivolta a dotare di tali impianti gli edifici sportivi, i parcheggi, gli edifici industriali.

Saranno applicate le linee guida regionali sulla riduzione dell’inquinamento luminoso agli impianti illuminanti esterni sia pubblici che privati.

Saranno promosse campagne di informazione ed educazione sul risparmio energetico e sugli stili di vita, scambi e valorizzazione delle buone pratiche, per i cittadini e per le categorie produttive.

Verso la mobilità sostenibile

Riteniamo primario l’obiettivo di sostenere, migliorare e promuovere il trasporto pubblico nell’interesse della collettività e dell’ambiente. Sul nostro territorio la cittadinanza, oltre che nei centri urbani, vive in case sparse nella campagna, pertanto ipotizzare un trasporto pubblico utilizzato da poche unità di persone significherebbe gravare la collettività di alti costi senza beneficio per l’ambiente. Ne consegue che la mobilità, specialmente nel nostro territorio, deve prevedere l’utilizzo di più mezzi, pubblici e privati.

Il potenziamento ed il miglioramento del trasporto pubblico

  • Le fermate - Mettere in sicurezza le aree di fermata dei mezzi pubblici, dotandole di pensiline, illuminazione a pannelli solari, panchine.

  • Gli orari – Introdurre nel contratto di servizio delle clausole che sanzionino economicamente le società che svolgono il servizio di linea nel caso che gli orari non siano rispettati da parte degli autisti: varie cause possono determinare un ritardo ma non è assolutamente comprensibile che i mezzi pubblici transitino vari minuti in anticipo lasciando a terra i passeggeri. Analogamente introdurre, come già esistente nel contratto del trasporto ferroviario, un meccanismo di compensazione economica nel caso di soppressione di corse per mancata manutenzione delle stesse;

  • L’offerta - Reperire fondi da destinare a migliorare le linee di collegamento con l’area metropolitana fiorentina; creare e rendere efficiente un servizio di linea tra agglomerati abitativi periferici e le principali linee suddette.

  • Le tariffe Il nostro primo obiettivo sarà ridiscutere in ambito Città Metropolitana e con l’Assessorato Regionale il meccanismo di progressività delle tariffe, introdotto nel 2018 e che ha di fatto penalizzato i cittadini grevigiani molto più che negli altri comuni, verificando l’opportunità di una tariffazione a zone. Introdurre meccanismi di sostegno per gli utenti svantaggiati. Costituire un Comitato permanente, composto da Amministrazione, gestori trasporti, rappresentanti dei passeggeri, che nel corso delle riunioni programmate verifichi la qualità del servizio e discuta le eventuali proposte di modifica tariffaria. Agire a favore di una reale ed effettiva integrazione tariffaria tra corse in area extraurbana e corse in area urbana al fine di rendere paritetici i vantaggi di detta integrazione; a nostro avviso l’attuale sistema premia unicamente i fruitori della tratta urbana a scapito dei viaggiatori a lunga percorrenza extraurbana.

  • La notte è bella se è sicura - Proponiamo di istituire, anche con autobus a noleggio, un servizio straordinario notturno nei giorni festivi e prefestivi per garantire il rientro dei giovani da Firenze fino a Panzano; servizio con contributo economico del Comune e pagamento della corsa da parte dei passeggeri.

  • I servizi di necessità individuale – Intendiamo definire, per i cittadini residenti in abitazioni lontane da vie percorse da mezzi pubblici e sprovvisti di mezzi di locomozione privati o incapacitati ad utilizzarli, un servizio di trasporto con mezzi di “Noleggio Con Conducente” e/o Associazioni di volontariato per i casi di necessità predeterminate; i prezzi del servizio a carico del cittadino saranno concordati tra Amministrazione e impresa di noleggio con contributo pubblico.

  • Le risorse - Sostenere economicamente le proposte elencate attingendo alle maggiori entrate che devono assolutamente pervenire da riscossione puntuale delle tasse di soggiorno dovute da ogni attività ricettiva e dalla ricerca di evasori dell’imposta sugli immobili.

  • Intorno a noi

  • consideriamo essenziale, allo stato attuale delle cose, il completamento della variante alla S.R. 222 finalizzata ad evitare l’attraversamento dell’abitato di Grassina;

  • consideriamo l’estensione della rete tranviaria un’eccellente opportunità per le comunicazioni tra Greve e l’area metropolitana e adotteremo le opportune iniziative nei confronti della Regione, della Città Metropolitana di Firenze e dei Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Impruneta affinché si realizzi un raccordo funzionale con la progettata Linea 3 della Tranvia e i futuri nodi della mobilità metropolitana, con la definizione di punti di scambio tra i vari vettori (ferro/gomma, urbani/extraurbani) sia con il trasporto privato; proporremo, coinvolgendo tutte le Istituzioni interessate, che la realizzazione della linea 3 raggiunga l’ospedale di Ponte a Niccheri;

  • corsie preferenziali – al fine di garantire orari puntuali delle corse e di promuovere l’uso del mezzo pubblico è fondamentale aumentare il numero di corsie preferenziali nei tratti maggiormente trafficati delle diverse linee; ciò richiederà che il Comune di Greve sostenga con forza questa necessità presso le altre Amministrazioni coinvolte (in primis il Comune di Firenze);

  • intendiamo, con le economie di rete ottenibili anche tramite le iniziative precedenti, ottenere un rafforzamento dei collegamenti con l’area Valdarno e con la dorsale su ferro e l’estensione oraria del servizio; il finanziamento dei trasporti pubblici sarà ottenuto anche tramite il recupero dell’evasione della tassa di soggiorno.

La mobilità privata

Veicoli a motore

Intendiamo favorire l’uso condiviso del trasporto con veicoli privati tra cittadini con medesimo tragitto ed orario (car pooling ed altre soluzioni innovative). Il Comune promuoverà o sosterrà tali iniziative anche attraverso il sito web, incontri, incentivi e/o esenzioni o riduzioni di pagamento di alcuni servizi comunali connessi al trasporto.

 

Biciclette

Realizzare le piste ciclabili, in parte già progettate, tra Strada in Chianti e Santa Cristina e tra Greve Capoluogo e Greti.

Esaminare la possibilità di estenderle creando una viabilità tra frazioni contigue (S. Cristina – Presura - Martellina - Strada – Chiocchio e Greve – Greti - Passo dei Pecorai) anche con l’obiettivo di andare “a scuola con la bici”.

Creare una segnaletica specifica, verticale ed orizzontale, per disciplinare il transito ciclistico anche sportivo e turistico e per informare ed allertare gli automobilisti sui tratti a maggior frequentazione di velocipedi.

Realizzare, con il contributo economico di industrie del settore che verranno pubblicizzate, cartelli stradali specifici finalizzati alla descrizione del percorso ciclistico, con riferimenti alle pendenze delle salite, densità del traffico veicolare, rifornimento di acqua, punti panoramici, ecc., in modo da favorire sia l’attività sportiva sia quella turistica.

 

Pedoni

Rendere fruibili ai pedoni sia le piste ciclabili sia percorsi paralleli e/o alternativi.

Ripristinare e mettere in sicurezza antichi percorsi tra frazioni e munirli di apposita segnaletica.

Recuperare i passaggi interni ad oggi impediti da abusive occupazioni e chiusure.

Istruire, partendo dagli alunni delle scuole elementari e medie, le persone sul corretto modo di camminare sulle strade aperte al traffico veicolare.

Progetto pedibus: dei veri e propri scuolabus “a piedi” che, sotto la guida di genitori, nonni o volontari di associazioni del territorio, accompagnino a scuola i bambini, in gruppo. Hanno autisti, fermate, un percorso e orari fissi, oltre a un regolamento da seguire. Zero emissioni, unite all’opportunità di muoversi, stare assieme ai compagni ed esplorare il proprio paese da vicino.

Acqua bene comune

In linea con quanto promosso da altre amministrazioni, vogliamo applicare il risultato del referendum sulla pubblicizzazione del servizio idrico e proponiamo, come obiettivi da sostenere presso i soggetti gestori del servizio:

  • l’introduzione di una tariffazione sociale, con quota base garantita (l’acqua è vitale come l’aria) e una tariffazione progressiva con coefficiente familiare più consistente di quello attuale;

  • l'immissione in rete dei corpi idrici delle sorgenti locali e un piano per la conservazione a monte dei corpi idrici pluviali (bacini);

  • il potenziamento della manutenzione della rete per il recupero delle perdite;

  • la realizzazione di più fontanelli erogatori di acqua "naturizzata”, ottimo strumento di risparmio per le famiglie e di riduzione del consumo di materie plastiche;

  • l’attuazione di azioni di sensibilizzazione della cittadinanza volta alla riduzione del consumo idrico.

Per un’agricoltura del futuro: sostenibile, biologica e legalitaria

Greve in Chianti è agricoltura; il nostro Comune è conosciuto in tutto il mondo per il suo paesaggio e le produzioni agricole di qualità. Intorno a questo gravita la storia di una cultura del lavoro e della vita che ha portato alla trasformazione del paesaggio e allo sviluppo dell’artigianato, dell’arte e della cultura, in armonia con questo paesaggio. Questo ha creato una vocazione turistica sempre più attenta alla qualità delle produzioni e del paesaggio sia in termini qualitativi che salutari.

Per questo un’Amministrazione consapevole deve aiutare e stimolare le produzioni biologiche e sostenere la diversificazione delle produzioni.

È importante, inoltre, intervenire urgentemente a favore dell’olivocoltura, una produzione storica di eccelsa qualità che, a causa del commercio internazionale e della contraffazione, è resa sempre meno redditizia. Occorre inoltre aiutare lo sviluppo e la commercializzazione di tutte le altre piccole produzioni.

È necessario offrire ai piccoli produttori un sistema di supporto per formazione, credito, burocrazia e commercializzazione che li introduca nel circuito del consumo consapevole e del commercio di prossimità (km 0).

Serve uno sportello per mettere in contatto i proprietari che non ritengono opportuno sfruttare i propri terreni con i soggetti interessati ad una gestione affidataria, anche solo per autoproduzione. Perseguiremo finanziamenti regionali ed europei per favorire progetti di orti sociali.

È necessario un confronto costruttivo tra associazioni, produttori ed amministrazioni pubbliche per valutare rigorosamente il fenomeno ungulati e individuare misure di mitigazione che riescano a tutelare il lavoro, il patrimonio faunistico e aiutino le aziende a smantellare i recinti che sono state costrette a costruire a causa dell'assenza di interventi efficaci da parte dei soggetti pubblici.

Ci confronteremo con le organizzazioni degli agricoltori per mettere al bando determinati prodotti fitosanitari.

A causa del dilagante sfruttamento dei lavoratori, causato dalla diminuzione continua del valore delle produzioni, si deve dare valore alle certificazioni etiche delle aziende, che attraverso un protocollo concordato riescano a garantire un prodotto di qualità fatto da lavoratori con dignità!

Questo è ciò che noi intendiamo per Agricoltura del Futuro: Salubre, di Qualità, fatta con Dignità!

San Michele bene comune e tutela dei boschi

Sulla destinazione e sull’uso del parco e dei complessi immobiliari di San Michele, di proprietà del Comune di Greve, serve avviare un “Percorso Partecipato” per far emergere indicazioni e un sentire comune da parte delle persone che abitano, vivono ed usano il territorio. Ci sono diversi strumenti per tradurre normativamente questi obiettivi: di solito sono promossi dai Comuni o dalle istituzioni locali, ma ci possono essere anche compartecipazioni private oppure possono essere contenute nei bandi o nelle prescrizioni ambientali che il Comune redige.

Occorre inoltre pensare che i rimboschimenti di conifere omogenei e di relativo valore naturalistico permetterebbero di effettuare tagli per la creazione di attività compatibili con le caratteristiche dell’area, come parco avventura, ma anche come percorso didattico naturalistico su Fauna e Flora (trovano qui il loro habitat numerose specie assenti altrove o tutelate perché a rischio estinzione), o percorso vita, creazione e ripristino/manutenzione segnaletica percorsi trekking e mountain bike.

La Fattoria di San Michele dovrebbe diventare nucleo di appoggio e supporto per queste attività.

Evidenziamo inoltre che l'area alto collinare-montana comunale soffre già attualmente delle seguenti criticità:

- inquinamento dei corsi d’acqua;

- passaggio di mezzi fuoristrada;

- necessità di rinfoltimento dei boschi di latifoglie;

- abbandono di aree agricole e pascoli, con semplificazione del mosaico ambientale e perdita di valore naturalistico.

Vogliamo quindi tutelare la destinazione pubblica e la pubblica fruizione dell’area da parte di tutta la cittadinanza, cioè che non sia assoggettata solo a dinamiche tipiche della proprietà privata o dell’impresa commerciale.

 

La gestione delle trasformazioni del territorio

Volumi zero per davvero

Serve andare oltre il concetto di "volumi zero" così come è stato interpretato in questi anni da molte Amministrazioni Comunali che hanno utilizzato lo strumento dal cambio di destinazione d’uso per convertire volumi ex produttivi o artigianali in residenze per poi prevedere nuove volumetrie artigianali o produttive. Il territorio comunale, così come gran parte del territorio nazionale, ha già un numero di unità immobiliari sufficiente a coprire il fabbisogno di nuove abitazioni da parte della cittadinanza già presente e di nuovo insediamento.

Lo sviluppo urbanistico deve inoltre essere sempre subordinato alle reali possibilità di incrementare e migliorare il numero e la qualità dei servizi pubblici, in termini di trasporti pubblici, disponibilità di acqua, presenza di centri di aggregazione, manutenzione del patrimonio pubblico, anche per quello che riguarda il recupero di volumi esistenti.

Il recupero edilizio, rispettoso delle caratteristiche storico-architettoniche dei complessi originali, è da incentivare e può divenire il motore di una ripresa che coinvolga soprattutto le realtà produttive locali.

Viceversa, dovrà essere posta cura nel valutare "Piani di Recupero" per evitare il ripetersi di discutibili operazioni di moltiplicazione delle unità abitative.

Per quanto riguarda i diversi volumi edilizi non completati e non conformi alle normative, esistenti sul territorio comunale, è fondamentale studiare un percorso amministrativo che porti, in assenza di altre possibilità alla loro demolizione o alla loro destinazione ad uso sociale.

L’attività edilizia in aree agricole

Occorre normare in modo più dettagliato le zone agricole in modo da favorire il recupero agrario di zone abbandonate e degradate, differenziando la tipologia di attività edilizia consentita in funzione del territorio e del paesaggio agrario, favorendo il recupero senza stravolgimento dei volumi esistenti.

Lo sviluppo delle aree produttive ed artigianali

Lo sviluppo di nuove aree a destinazione artigianale dovrà essere limitato alle reali necessità, da verificare a livello comunale e nelle diverse frazioni. Questo dovrà seguire ad una ricognizione delle aree artigianali dismesse per valutare un loro potenziale recupero con funzioni diverse dalla residenziale. Non deve essere escluso il piccolo artigianato che è compatibile con la destinazione residenziale e che è da incrementare in tutte le frazioni.

È da valutare attentamente il meccanismo attraverso il quale nuove dotazioni di aree a destinazione artigianali, liberando volumi esistenti, consentono la successiva realizzazione di Piani di recupero con nuova destinazione residenziale.

Le nuove aree artigianali dovranno avere le caratteristiche di APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate).

Priorità alle opere pubbliche

il Comune di Greve dovrà stabilire ben precise priorità di intervento nel settore delle opere pubbliche al fine di migliorare la qualità dei servizi essenziali ai cittadini ed evitare il ricorso a nuove alienazioni di patrimonio pubblico.

La priorità dovrà essere data in particolare agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per le opere pubbliche esistenti nel capoluogo e nelle diverse frazioni, coinvolgendo la cittadinanza attraverso consulte di frazione per la scelta delle opere da effettuare (marciapiedi, parchi pubblici, cimiteri, attrezzature sportive, strade asfaltate e non asfaltate).

La messa in sicurezza e la riqualificazione dell’edilizia scolastica

Gli edifici scolastici del Comune di Greve richiedono importanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per mantenerne la piena funzionalità o per migliorare le condizioni di comfort interno per insegnanti ed allievi.

Allo stato attuale è prioritario risolvere i casi di degrado per vetustà presenti in alcuni edifici per evitare che il perdurare di tali criticità porti con il tempo all’inagibilità di tali locali, nonché completare le opere relative agli adempimenti normativi obbligatori (sicurezza sismica, antincendio e risparmio ed efficienza energetica).

Tutte le prossime realizzazioni pubbliche dovranno seguire i criteri della eco compatibilità e gli edifici scolastici dovranno essere ristrutturati secondo i criteri di edilizia sostenibile, seguendo i canoni della bioedilizia e della progettazione che tenga conto del risparmio energetico, con il coinvolgimento della cittadinanza.

Alcuni plessi scolastici, oggi sottoutilizzati per la riduzione del numero di alunni, potranno ospitare anche altre funzioni utili per la cittadinanza, come centri civici.

La vivibilità delle frazioni

Molte frazioni del nostro territorio sono oggi ridotte, per gran parte della cittadinanza, a semplice sommatoria di residenze, se non a quartieri dormitorio. La rinascita del senso di appartenenza al territorio è fondamentale sia per la tutela dello stesso che per il benessere e la sicurezza dei cittadini.

Al tale riguardo è fondamentale che l’amministrazione si faccia promotrice di un continuo confronto con le esigenze dei cittadini a livello di frazioni e, in alcuni casi, anche di singoli caseggiati, in cui raccoglieremo le esigenze e presenteremo le prossime attività. L’intervento pubblico per migliorare la qualità degli spazi pubblici non sempre richiede l’utilizzo di importanti risorse pubbliche ma in alcuni casi può anche avvenire attraverso la mobilitazione dell’impegno privato a livello di associazionismo o di singoli cittadini.

Il Comune di Greve vive ha una carenza di spazi di aggregazione per le diverse parti della cittadinanza (giovani ed anziani tra i primi); i giovani si ritrovano nei giardini, davanti ai bar, sulle panchine; i nostri ragazzi scavalcano i cancelli e giocano nei piazzali e nei giardini delle scuole. Per questo riteniamo prioritaria un’azione orientata a realizzare percorsi per la cittadinanza attiva, la partecipazione e la gestione del tempo libero dei giovani, partendo dall’apertura degli istituti scolastici, oltre che per l’attività di formazione, anche per la gestione del tempo libero. In questo percorso, le scuole devono avere il ruolo attivo di centri di aggregazione territoriale.

Non più barriere architettoniche

Serve profondere il massimo impegno nella soppressione e riduzione delle barriere architettoniche che impediscono ai portatori di handicap ed alle persone con ridotta mobilità di vivere al meglio la città e i suoi servizi. Una città è accogliente quando è capace di farsi vivere da tutti, dai più deboli e dagli invisibili; solo allora la città è una città giusta.

La cultura come fondamento del vivere civile

Intendiamo la “Cultura” prima di tutto come rispetto di se stessi, degli altri e delle norme che regolano il vivere gli uni accanto agli altri. Vogliamo quindi dare nuovo impulso ai progetti con le Scuole del territorio, promuovendo i valori della convivenza, della partecipazione e della legalità. Trasmettere con più forza i principi, sempre attuali, fissati nella Carta Costituzionale.

È necessario rilanciare la Cultura, conferendole un ruolo determinante nella politica di sviluppo sociale, economico, occupazionale.

Serve riscoprire, insieme ai cittadini, i motivi di orgoglio per i propri saperi, la propria storia e i personaggi che sono stati di esempio. È con tale consapevolezza di sé e della propria storia che si rafforza una base emotiva capace di avvicinarsi alle problematiche del presente e di incontrarsi con le tante novità rappresentate oggi da una popolazione multietnica.

La Cultura come fare cultura in uno scambio permanente con le tante Associazioni presenti sul territorio, con i Circoli, con i Cittadini. In questo senso la Biblioteca di Greve ma anche spazi adeguati nelle frazioni, potranno ospitare presentazioni letterarie, incontri con giornalisti, personaggi di cultura, artisti. Dobbiamo rafforzare il ruolo del patrimonio culturale, beni artistici e paesaggio, da non considerare come ostacolo allo sviluppo ma, al contrario, come protagonista nel processo di valorizzazione del nostro Comune.

Il Teatro è un’occasione di crescita, di svago e di sperimentazione. È necessario promuovere le Compagnie teatrali che da anni lavorano sul territorio.

Compito di una buona Amministrazione è anche quello di informare in maniera permanente i cittadini sui propri diritti civili.

Incrementare il ricorso a giovani del Servizio Civile per la gestione di servizi, anche di quelli culturali.

Il ruolo fondamentale della scuola

Il numero dei nati nel nostro comune va diminuendo. Il calo demografico che si registra è in parte dovuto alla crisi economica che da un lato ha interrotto i flussi migratori, dall’altro ha abbassato ancor di più il tasso di natalità. A partire da questi dati il nostro impegno dovrà essere concentrato:

- sul fronte dell’edilizia scolastica, al rinnovamento ed adeguamento delle strutture esistenti.

- sul fronte dei servizi, le economie di spesa derivanti dalla diminuzione della popolazione scolastica (ad esempio diminuzione delle spese per il servizio mensa) potranno essere reinvestite per aiutare le famiglie maggiormente in difficoltà.

Sempre in tema di servizi scolastici, costituirà un impegno della nostra amministrazione mantenere e potenziare tutti i servizi connessi al sistema dell’istruzione, dalla mensa ai libri di testo, dai trasporti al sostegno per gli alunni disabili, dal pre e post scuola, all’ampliamento dell’offerta formativa.

Su quest’ultimo tema proporremo alla scuola, alle famiglie e alle “agenzie” per l’educazione, la cultura e lo sport presenti sul territorio, di concertare e formalizzare un Progetto Scuola-Territorio che razionalizzi e valorizzi le risorse presenti, evitando duplicati, contrapposizioni, episodicità degli interventi, svolgendo un ruolo di coordinamento per individuare e raggiungere obiettivi condivisi.

  • progetti di educazione ambientale,

  • prevenzione dei rischi connessi all’uso di internet,

  • educazione alla diversità come ricchezza,

  • educazione alla cittadinanza,

  • educazione al primo soccorso,

  • promozione del gioco come momento di educazione attiva.

L’amministrazione locale deve, inoltre, armonizzare tutte quelle esperienze che fanno capo all’associazionismo e al cooperativismo, con l’obiettivo di mettere a disposizione dei bambini, delle famiglie, di tutta la cittadinanza, opportunità formative ampie e diffuse in una logica di rete che consenta alla scuola di vivere il territorio come risorsa educativa e al territorio di considerare la scuola e gli spazi scolastici come una ricchezza collettiva, da utilizzare, anche al di fuori degli orari di funzionamento delle scuole, per incontrarsi, confrontarsi, formarsi lungo tutto l’arco della vita.

Il Comune deve fare propria la “risorsa giovani” favorendo la partecipazione giovanile con progetti condivisi, dove i bisogni e le richieste dei giovani diventano motivo di riflessione e impegno istituzionale. Un intervento che abbia al centro la vivibilità del territorio con attività culturali e di intrattenimento capaci di promuovere la creatività giovanile e favorirne la crescita culturale e artistica. In assenza di risorse finanziarie idonee sarà importante dedicare la massima attenzione alla progettualità europea come risorsa essenziale per la realizzazione dei progetti.

La solidarietà con i più deboli

Il perdurare della crisi economica impone di orientare la spesa laddove i bisogni sono cresciuti o sono stati trascurati, dando priorità alle famiglie con disabili, con bambini, con anziani non autosufficienti, con lavoratori colpiti dalla crisi.

Rendere più semplice, esteso e rapido l’accesso dei cittadini e delle famiglie ai servizi, collegando correttamente rette, tariffe e reddito familiare effettivamente percepito.

Serve che il Comune svolga un ruolo di regia favorendo la nascita e la crescita di nuovi modi di stare nella società delle persone: le cooperative sociali, il volontariato, la cultura della responsabilità sociale delle imprese, la cittadinanza attiva.

Le politiche sociali in capo all’Amministrazione comunale possono e devono giocare un ruolo importante nel sostenere famiglie e cittadini, ed essere anche un motore di sviluppo per il territorio.

Obiettivi concreti sono:

famiglie colpite dalla crisi - pacchetto coordinato di interventi per famiglie e lavoratori che si trovano in situazione di difficoltà con revisioni nei meccanismi di progressività delle tariffe di accesso ai servizi e di accertamento del reddito;

giovani famiglie - interventi integrativi di promozione e sostegno alla maternità, sia prima che dopo la nascita; di assistenza all’infanzia; di integrazione tra famiglie, strutture pubbliche e strutture di privato sociale;

i disabili - troppo spesso l’organizzazione della società pone problemi al pieno godimento dei diritti civili, e le pari opportunità necessitano l’eliminazione delle discriminazioni e di ogni tipo di barriera fisica e culturale, perseguendo il massimo coinvolgimento possibile della persona disabile e di chi la rappresenta;

anziani – una risorsa del nostro comune, a cui occorre garantire spazi di incontro e di socializzazione al fine di evitare l’isolamento e la solitudine che porta alla perdita del desiderio di partecipazione.

casa - bisogna ridefinire in maniera condivisa le procedure di assegnazione degli alloggi e garantire una corretta assegnazione; favorire il social housing per contrastare il venir meno di reti sociali ed il crescente individualismo;

diritti delle persone - istituire anche a Greve il registro delle unioni civili e quello del testamento biologico; conferire la cittadinanza onoraria a tutti quei bambini, figli di genitori stranieri, che nascono e crescono sul nostro territorio;

cittadini di altre nazioni - occorre promuovere una politica sociale che superi il mero assistenzialismo e che miri all’integrazione, non solo scolastica, dell’ampia comunità straniera residente; una politica sociale come strumento d'inserimento nella vita complessiva della comunità. È necessario istituire una consulta per gli stranieri. Uno spazio permanente per promuovere reciproca conoscenza, parità di genere e politiche di integrazione, per favorire la partecipazione alla vita cittadina, per stimolare azioni positive contro razzismo e xenofobia, per costruire una fattiva collaborazione che permetta l’effettivo esercizio della cittadinanza. La democrazia non può essere solo per qualcuno: o è per tutti e tutte, o non è democrazia.

Le politiche a sostegno del lavoro

Per un turismo sostenibile

Sulla bellezza del nostro territorio si regge gran parte dell’economia locale. Una bellezza che può essere ulteriormente valorizzata attraverso un forte impegno dell’assessorato alla cultura, perché nel territorio comunale sono presenti una molteplicità di luoghi che, debitamente valorizzati, possono diventare poli attrattivi unici per turisti e cittadini. Occorre promuovere il turismo sostenibile sia nei centri abitati che nella parte montuosa del territorio comunale, con la promozione di visite che valorizzino i borghi, i centri storici e le aziende agricole, in molti casi veri gioielli estetici e produttivi. Tutto ciò andrà governato e pianificato attraverso il confronto continuo con le associazioni di categoria, per promuovere una cultura dell’accoglienza molto più ricca ed articolata.

Serve inoltre incrementare il turismo giovanile: Greve non dispone di aree attrezzate a campeggio e di strutture sul modello degli ostelli e questa è una lacuna da colmare.

Un’offerta turistica coinvolgente e diffusa sosterrebbe i centri commerciali naturali e i mercati delle frazioni, permettendo di tutelare le piccole imprese a conduzione familiare, le piccole aziende agricole e i consumatori meno abbienti.

Occorre un monitoraggio dei prezzi e delle offerte, nell’ottica di favorire lo sviluppo di una filiera corta, connessa con la diversificazione policolturale auspicata nel settore agricolo, che può permettere lo sviluppo di un modello sostenibile.

Serve riformare l’ufficio turistico in un’ottica di servizio pubblico per tutti gli operatori del settore.

Per un’attività produttiva sostenibile

Il nostro territorio non è mai stato a vocazione industriale. Gli unici due esempi, la cementeria e il comparto del cotto, stanno attraversando un duro periodo di crisi.

Il cementificio dovrà essere sostenuto dall’amministrazione comunale per tutelare il mantenimento dell’occupazione attuale. La già impoverita forza lavoro dovrà essere mantenuta attraverso azioni nei confronti della proprietà, condivise con le forze sindacali, e portate avanti con le istituzioni sovracomunali, regionali e nazionali. Tuttavia, è ineludibile pensare ormai ad un futuro alternativo per l’area del cementificio di Testi che preveda in tempi medi o lunghi una destinazione che sia compatibile con le vocazioni del territorio e con le criticità attuali dell’area. A tale scopo formeremo un gruppo di studio specifico e sottoporremo le idee ad un confronto con la cittadinanza e con i lavoratori del cementificio.

Il comparto del cotto, che anche nel nostro territorio vanta produzioni di eccellenza, ha necessità di essere sostenuto e valorizzato. La grande maggioranza della produzione è destinata all'esportazione, tuttavia il mercato interno può essere riallargato promuovendolo nelle opere di recupero edilizio. Nel caso di restauri e ripristino del patrimonio immobiliare si può pensare a forme di facilitazioni burocratiche delle pratiche presentate a condizione che si usino materiali locali e rispondenti alle tradizioni storico culturali del nostro territorio.

Capitolo a parte merita la valorizzazione della ex cava estrattiva. È ubicata in una posizione piuttosto bella e interessante dal punto di vista morfologico. Si può pensare ad un parco visitabile, con la piantumazione di alberi ad alto contenuto di adattabilità al terreno, individuati di concerto con l'università.

La collina sottostante il Castello di Vicchiomaggio, teatro delle vecchie gallerie estrattive, potrebbe essere rivalorizzata con un piano di recupero mirato, per stagionature naturali di prodotti del territorio. Esistono in tal senso esperienze finanziate dalla comunità europea che hanno dato impulso e valorizzazione a prodotti tipici dei relativi territori.

Il commercio, l’artigianato e il lavoro nell’agricoltura

Il comparto commerciale mostra in qualche segmento una debolezza strutturale dovuta in gran parte alle strategie fagocitanti della grande distribuzione. Riteniamo che i piccoli negozi locali vengano sostenuti con accorti abbattimenti della fiscalità comunale e di quella della TARI ove ci sia produzione o uso di imballaggi da smaltire. A questo riguardo ci impegniamo a licenziare un’ordinanza che vieti l'uso della plastica cosiddetta usa e getta, in analogia con quanto già fatto da altre amministrazioni Tosane, e al tempo stesso a intraprendere azioni atte a ridiscutere con ALIA gli aspetti tariffari.

Nel nostro comune possono combinarsi nuove e antiche modalità del fare attraverso:

  • il ricorso ai fondi strutturali europei;

  • la formazione professionale, per la diffusione di soluzioni volte al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale;

  • creando una “Accademia dei vecchi mestieri” e un laboratorio per le nuove tecnologie in collaborazione con l’Università.

Per vincere le difficoltà che incontrano i nuovi imprenditori, attivare in collaborazione con soggetti esterni, la creazione di spazi lavorativi per il co-working, intellettuale e non, recuperando quegli spazi commerciali ed artigianali ad oggi non produttivi e ridefinendo gli spazi lavorativi in maniera collaborativa e non convenzionale.

Una politica specifica va adottata per i giovani che stanno incontrando barriere sempre più alte all’ingresso nel mondo lavoro, creando uno sportello informativo, gestito dai giovani stessi sul modello di quanto esistente già in area metropolitana fiorentina ed e a questo collegato.

Il rapporto tra Amministrazione e cittadini

Serve modernizzazione il sistema informativo e documentale.

Proponiamo di studiare le modalità per riattivare le consulte di frazione, anche in forme diverse da quanto visto negli anni passati. Le consulte di frazione devono divenire uno strumento fondamentale nel rapporto tra amministrazione e cittadini, senza con questo venire meno alla necessità di un confronto continuo che ci impegniamo a promuovere con riunioni ed assemblee con cadenza periodica in tutte le frazioni.

Serve avere una presenza degli uffici comunali diffusa sul territorio ed a tale riguardo proponiamo che con cadenza programmata alcuni servizi comunali siano ospitati nelle principali frazioni.

Per quanto riguarda le politiche del bilancio, serve sfruttare ogni strumento disponibile con una impostazione di bilancio innovativa.

Sul fronte delle entrate:

  • gli oneri di urbanizzazione non devono essere più la fonte primaria per la spesa corrente perché innescano un meccanismo di continuo fabbisogno di nuove costruzioni per sostenere il bilancio comunale;

  • serve potenziare l’ufficio tributi per contrastare elusione ed evasione che mostrano nel nostro comune un’evidenza maggiore che in comuni limitrofi.

Sul fronte delle uscite:

  • Serve riattivare e rafforzare i servizi in house (gestiti direttamente dal Comune) per la gestione ordinaria delle manutenzioni, stradali e infrastrutturali, anche attraverso accordi con gli Enti gestori dei servizi.

  • Valorizzazione del volontariato e dell'associazionismo con la campagna adotta il bene comune.

  • Selettiva allocazione delle risorse disponibili per servizi assistenziali e sociali, superando logiche clientelari e assistenzialistiche.

L’organizzazione comunale gioca un ruolo determinante ed il personale dell’amministrazione costituisce la risorsa più preziosa,

Investimento sul personale, con un “Piano della Formazione”, e un’allocazione funzionale che recepisca esigenze e proposte.

Occorre lavorare sul metodo, con il rispetto dei reciproci ambiti di autonomia tra Amministratori e Personale e con l’ascolto dei dipendenti come portatori di esperienza e di potenziale da valorizzare; sui valori: trasparenza; semplificazione realizzata attraverso l’unificazione degli sportelli, lo snellimento delle procedure; etica delle regole, legittimità delle azioni e delle procedure, responsabilità sociale nei confronti della cittadinanza.

Serve inoltre rivitalizzare il ruolo del consiglio comunale, oggi ridotto ad organo di mera approvazione degli atti proposti dalla giunta, privo di un dibattito costruttivo tra maggioranza ed opposizione.

Salute bene comune

Le malattie oggi dipendono in gran parte dall’ambiente, a causa dell’inquinamento, degli stili di vita, del disagio lavorativo ed economico e di certi comportamenti errati dei cittadini.

Nelle attuali politiche di sanità pubblica i fattori di rischio individuali predominano su quelli collettivi, con una medicina sempre più incentrata su diagnosi, terapia e prevenzione secondaria con prestazioni sempre più numerose, ipertecnologiche e costose, che rendono il sistema sanitario sempre più insostenibile da un punto di vista finanziario senza un corrispondente aumento di salute.

Noi sosteniamo invece l’esigenza di un nuovo modello di medicina territoriale in cui gli operatori sanitari ed i medici di famiglia siano le figure centrali, per realizzare una medicina che si fondi sulla promozione della salute e sulla prevenzione.

Serve promuovere la prevenzione anche a livello individuale, con campagne di informazione e educazione sanitaria verso la ricerca di uno stile di vita corretto, per combattere il fumo, gli eccessi ponderali, la sedentarietà.

A questo riguardo riteniamo che gli obiettivi dell’amministrazione comunale debbano essere:

  • operare nelle varie sedi affinché sia istituita la Casa della Salute, struttura prevista nel Piano Sanitario Regionale, dove il cittadino abbia un servizio di bassa intensità sanitaria, anche per eliminare l'intasamento dei pronto soccorsi ospedalieri e per aiutare il paziente, dopo le dimissioni ospedaliere, che abbisogna ancora di prestazioni mediche;

  • determinazione e trasparenza sulle risorse destinate ai non sufficienti nei bilanci di aziende sanitarie e distretti; criteri uniformi per la valutazione dei bisogni;

  • diritto del cittadino e delle organizzazioni sociali alla partecipazione, alla programmazione dei servizi e al loro monitoraggio;

  • impegno, insieme alle altre Amministrazioni Comunali della zona Sud Est, a re-istituire la Società della salute, struttura che ha come compito la gestione dei fondi erogati dalla Regione Toscana, oltre a quelli messi in bilancio dai Comuni, in modo associato con gli altri Comuni della zona Chianti.

L’attività sportiva ed il tempo libero

Riteniamo che l’attività sportiva, in modo particolare all’aria aperta in luoghi non inquinati, sia indispensabile per la crescita e la formazione dei giovani, aiutandoli a trovare un sano equilibrio psicofisico e che sia molto utile per gli adulti anche al fine di contrastare l’insorgenza di una notevole quantità di malattie.

È nostra convinzione, inoltre, che l’attività sportiva non debba confondersi con l’agonismo: sono due realtà che possono convivere parallelamente ma non debbono sovrapporsi.

Per dare concretezza alle nostre convinzioni, riteniamo che si debba:

  • coinvolgere l’Amministrazione comunale, l’Amministrazione scolastica, le Società sportive, le Associazioni culturali-ricreative e le famiglie alla realizzazione di un Piano condiviso di educazione motoria;

  • favorire il radicamento su tutto il territorio comunale di discipline sportive semplici, come ad esempio l’Atletica leggera, con accesso gratuito o a prezzi estremamente contenuti;

  • ricorrere ai fondi messi a disposizione della Comunità Europea per ammodernare ed implementare gli impianti esistenti al fine di renderli utilizzabili per più discipline;

  • ottimizzare, di concerto con le società e le associazioni che li gestiscono, l’utilizzo degli impianti esistenti valutando la modifica di orari e tariffe;

  • agevolare le Società sportive nell’avvio all’attività sportiva dei giovani;

  • coinvolgere le Associazioni culturali-ricreative nell’organizzazione di passeggiate per cittadini di varie età coniugando attività motoria con cultura;

  • migliorare la viabilità ciclo-pedonale sia per mettere in sicurezza detti percorsi sia per rendere chiaro il percorso, le relative difficoltà e caratteristiche anche storiche ed ambientali;

  • stimolare le Società sportive e le Associazioni attive sul territorio ad organizzare, nel periodo estivo, soggiorni per i giovani coinvolgendoli in attività all’aperto sia per svolgere attività fisica sia per conoscere, amare e rispettare l’Ambiente sotto il profilo paesaggistico e sotto il profilo naturale.